Nell'incontro di oggi pomeriggio al MIUR (30-06-2009) l'amministrazione ha illustrato le modalità di attuazione dell'art.2, comma 197, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (Finanziaria per il 2010).
Secondo tale norma tutta la retribuzione accessoria dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato che si avvalgono delle procedure informatiche e dei servizi del MEF - Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi - è disposta congiuntamente al pagamento delle competenze fisse. A partire dal 1.1.2011, secondo le previsioni del MIUR, un decreto del MEF stabilirà che tramite cedolino unico saranno corrisposti sia gli stipendi che i compensi accessori. Per i dirigenti dello Stato, che sono già in regime di onnicomprensività, non ci sono cambiamenti, a meno che non venga messa in discussione la norma contrattuale sugli incarichi aggiuntivi relativa al pagamento diretto della quota loro spettante. Cambia tutto, invece, per il personale dei comparti, e non si tratta di un cambiamento solo tecnico. Per la scuola, in particolare, le risorse contrattuali del fondo di istituto non entreranno più nei bilanci, e, quindi, nei loro conti correnti. D'ora in avanti la contrattazione di istituto si farà su risorse virtuali: i dirigenti, poi, disporranno i pagamenti mediante ordini ai competenti uffici del MEF. Ciò vale per le ore eccedenti, per gli incarichi specifici, per gli straordinari, per le funzioni strumentali, per l'avviamento alla pratica sportiva, per le aree a rischio, per gli incarichi superiori (reggenze e sostituzione dei dirigenti) e, forse, per gli esami di Stato. Le ultime risorse erogate direttamente alle scuole dovrebbero essere i 4/12 del FIS 2010 (ultimo quadrimestre). L'Anp ha dichiarato che questo provvedimento va in direzione contraria all'autonomia finanziaria, dal momento che introduce più vincoli alla gestione. Non saranno più possibili, o lo saranno in misura limitata, anticipazioni di cassa per il pagamento di attività obbligatorie, tra le quali le supplenze brevi. Inoltre, tolto il finanziamento diretto del FIS, i bilanci di molte scuole appariranno per quello che sono: in rosso. Probabilmente è vero che un intervento di questo genere diminuisce gli adempimenti delle scuole, ma non va dimenticato che l'autonomia delle istituzioni scolastiche richiede che vengano loro aggiunte nuove risorse economiche, e non sottratte quelle esistenti. Infine, dal momento che siamo in una stagione di grandi risparmi, c'è da chiedersi se abbia ancora senso la funzione dei revisori dei conti dal momento che tutte le funzioni di controllo sono ormai passate al MEF. Si riporta di seguito il testo del comma 197.